19/4/2021
Notizie
21 aprile 2021
16:30-18:00
online
Una parte consistente del tessuto produttivo nordestino è composto da imprese manifatturiere che lavorano nel B2B, producendo prevalentemente beni intermedi (e quindi destinati ad altre imprese) o beni strumentali come, ad esempio, le macchine utensili.
Per queste imprese uno degli elementi che garantisce il successo è la capacità di collocarsi in posizioni della catena del valore che consentano di mettersi al riparo dal “rischio di cattura” da parte dell’impresa committente, spesso in situazioni in cui i rapporti di forza sono sbilanciati a favore di quest’ultima, e dalla concorrenza di fornitori con un più basso costo del lavoro.
Il posizionamento nelle catene del valore è determinato anche dalle politiche di upgrading che le imprese mettono in atto.
Le politiche di upgrading possono riguardare i processi (quando un’impresa attua una riorganizzazione del processo di produzione anche attraverso il ricorso a nuove tecnologie), l’organizzazione (quando si introducono funzioni aziendali che non erano presenti) o i prodotti (introduzione sul mercato di nuovi prodotti a maggior valore).
I risultati di una ricerca condotta da Fondazione Nord Est in collaborazione con UniCredit permettono di fare il punto sul posizionamento delle medie imprese manifatturiere nordestine nelle catene globali del valore e sulle loro strategie di upgrading.
L’indagine verrà presentata in un digital talk organizzato da Fondazione e UniCredit, in collaborazione con Confindustria Veneto, World Manufacturing Foundation e Centro Studi Confindustria.
Appuntamento mercoledì 21 aprile dalle ore 16:30. Parteciperanno: Antonella Candiotto (Galdi Srl), Sergio Barel (Brovedani Group), Marco Taisch (World Manufacturing Foundation), Pietro Campagna (UniCredit), coordinati da Matteo Pignatti (CSC – Centro Studi di Confindustria) e Gianluca Toschi (Fondazione Nord Est).