La crisi pandemica ha accelerato processi già in atto eposto le imprese di fronte a sfide nuove. Da un lato, gli stati europei (Italia ma anche Francia e Germania) sono sempre più attivi nell’intervenire direttamente in settori economici ritenuti strategici. Dall’altro lato, però, è l’Unione Europea che, con i suoi obiettivi globali (decarbonizzazione e sostenibilità),oltre che con aspetti normativi e risorse economiche, si afferma come nuovo attore di politica economica, con impatti rilevanti sul sistema produttivo e industriale dei paesi partner. Il tema del giusto equilibrio tra l’azione degli Stati e le politiche europee, così come quello dell’equilibrio tra mercato (politica della concorrenza UE) e presenza dello Stato in economia, saranno al centro del dibattito.

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